di Federica Celentano.
Il 9 Gennaio 2020 scoppia la psicosi da coronavirus e la città epicentro dell’epidemia, Wuhan, nella Cina Centrale, si trasforma in una città fantasma. Le autorità locali sconsigliano di uscire di casa e di indossare mascherine. Vige lo stato di quarantena.
I supermercati presi d’assalto, le strade deserte e la sospensione delle normali attività quotidiane sembrano degne dei più grandi scenari apocalittici descritti nelle pellicole di fantascienza.
Eppure non è finzione e non si tratta dell’angusto copione di uno sceneggiatore. Il coronavirus ha realmente paralizzato l’economia, gli spostamenti e l’istruzione di milioni di cinesi.
Ad oggi sono più di 10.000 i casi confermati di persone infette, superando quelli del 2002-2003 con la Sars. I decessi, invece, appaiono inferiori con poco più di 200 vittime in confronto agli oltre 800 della Sindrome Respiratoria Acuta.
Ma cos’è il Coronavirus?
I CoV sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie respiratore più o meno gravi.
L’agente delle infezioni che ha colpito Wuhan è stato chiamato 2019-NCOV (o coronavirus di Wuhan) e presenta un profilo genetico molto simile a quella della sopracitata Sars. Tuttavia il tasso di mortalità sembra essere notevolmente inferiore stimandolo del 2% in confronto al 9%.
Come il virus sia stato contratto è una delle questioni più discusse negli ultimi giorni. L’idea fatta trapelare inizialmente, e cioè che il virus dal serpente fosse poi passato all’uomo compiendo un salto di specie (idea rafforzata dai numerosi mercati di animali selvatici che contraddistinguono la cultura cinese), pare non essere convincente per molti scienziati. Secondo questi ultimi non ci sono prove sufficienti a supporto del passaggio di specie (da corpi a sangue fredde a corpi a sangue caldo) e l’assunzione dei rettili come veicolo di trasmissione non convince.
Tuttavia bisogna stare attenti alle bufale che in situazioni di emergenza sono immancabili.
C’è chi sostiene che la genesi del virus vada rintracciata in un misterioso laboratorio di ricerca che, volontariamente, l’avrebbe prodotto e diffuso per studiarne gli effetti. Altri invece ritengono che siano state le cause farmaceutiche stesse per introdurne poi il vaccino.
Come si trasmette?
Il contagio è possibile solo attraverso le secrezioni salivari ad una certa distanza: colpi di tosse, starnuti, contatti diretti come strette di mano e il conseguente portare la mano alle mucose.
Si consiglia quindi di rispettare le norme igieniche, magari indossare le mascherine per il contatto con casi dubbi e lavarsi accuratamente le mani. Per ridurre il rischio di infezione è bene fare attenzione anche alla carne e mangiarla sempre cotta.
La sintomatologia del Coronavirus passa facilmente inosservata. I pazienti contagiati, infatti, non si presentano con disturbi diversi da una semplice e banale influenza. Si passa dalla tosse, al mal di testa, a dei leggeri fastidi respiratori. Il periodo di incubazione va dai 7 ai 10 giorni prima dell’insorgenza dei sintomi.
La poca conoscenza che si possiede del virus di Wuhan rende la cura una sola terapia di supporto. Questo vuol dire che, ad oggi, è possibile agire soltanto sulla sintomatologia e non sulla causa patogena.
Proprio in quanto sconosciuto non si possiede un vaccino e i tempi minimi per una messa a punto di una immunoprofilassi e la conseguente diffusione è di circa un anno. Per accelerare i tempi, i più importanti laboratori mondiali ci stanno lavorando.