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Scuole: realtà locali contro le logiche politiche

07-01-2022 23:00

Edoardo Barra

Politica e Sindacato, Scuola, Attualità, De Luca, Draghi, Governo, Paese, Scuola, UGL, Bianchi,

Prendiamo ad esempio l’Ordinanza di De Luca. A parte gli specici riferimenti normativi e legislativi...

Prendiamo ad esempio l’Ordinanza di De Luca. A parte gli specici riferimenti normativi e legislativi è un vero atto di accusa verso le decisioni, spesso arruate e frutto di assurdi equilibrismi politici di un Governo che si sta trasformando in un organismo lontano dalla realtà e sempre più legato a ruoli e poltrone (attuali o future). Un guazzabuglio perfetto al culmine della più scadente epoca politica che il nostro Paese ha vissuto dal dopoguerra in poi!.

Parliamo di scuola – e non solo di De Luca, tra l’altro criticabile per altre situazion – e, questo vuol dire prendere atto delle decine (per esser cauti) di Amministratori Locali che hanno espresso preoccupazione per gli eetti che la riapertura delle scuole può provocare sui contagi, dei medici e loro Organizzazioni che non hanno nascosto le preoccupazioni così come ha ben delineato la lettera inviata dal Direttore Sanitario del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria che ha ritenuto di metter su carta quanto pensato dalla maggioranza dei sanitari nel nostro Paese.

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Lettera del Direttore Sanitario del GOM di Reggio Calabria

Eppure il Governo pensa di impugnare l’Ordinanza deluchiana non perchè inutile o falsa nelle aermazioni bensì perché rappresenta una sorta di grave e insopportabile “lesa maestà”.

 

Solo un piccolo cenno deve esser consentito per ricordare chi (ben lontano dalle spiagge di Salerno), come Organizzazione Sindacale da mesi (e prima di tanti altri) aveva sollevato perplessità e allarmi in merito agli stessi interrogativi posti dall’Ordinanza, posizioni espresse con decisione e senza il bla bla bla seguito dal silenzio. Un’Organizzazione Sindacale, l’UGL Scuola, da cui il Dicastero continua a sfuggire e non certo per insulsi motivi procedurali. È il confronto vero che fa paura, sono i dati di fatto che si vogliono nascondere!

 

A tal proposito riportiamo alcuni piccoli passaggi del testo dell’Ordinanza della Regione Campania a rma del Presidente De Luca, un esempio di quanto sia debole la posizione di un esecutivo in preda al facciamo senza fare e al decidere senza decisioni, un esempio a cui non occorre aggiungere altro.

 

  • preso atto che in data odierna nel delineato contesto di aggravamento della situazione epidemiologica, numerosi dirigenti scolastici della Regione Campania di ogni ordine e grado hanno segnalato che “Già prima di Natale, con un numero molto inferiore di contagi, le Asl erano al collasso, impossibilitate a garantire la sorveglianza sanitaria e i tracciamenti previsti dalla normativa (omissis)

 

  • Il Decreto del Consiglio dei Ministri del 5 gennaio obbliga all’uso della mascherina FFP2 nelle classi dove si verichi anche un solo caso di alunno positivo. Chi distribuirà le FFP2 e quando?

 

  • Nel Decreto di ieri, è previsto che, per le scuole secondarie di primo e secondo grado, con due casi nella stessa classe si ricorra alla didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, per quanti sono guariti da più di 120 giorni, e per quanti non hanno ricevuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza. Ma come facciamo a conoscere lo stato vaccinale degli alunni, se il garante della privacy ci ha diidato dall’acquisire tali informazioni?

 

  • Davvero si ritiene eicace la formula mista della didattica digitale integrata, malgrado l’esperienza di questi due anni ci abbia insegnato che, sul piano didattico, non c’è nulla di più farraginoso che adottare contemporaneamente due metodologie completamente diverse?

 

  • Non ultimo, c’è il problema degli spazi e dell’aerazione. Si “consiglia” il distanziamento e l’apertura delle nestre. Ma perché non prevedere un investimento per dotare tutte le aule di sanicatori dell’aria, come è stato fatto in molti paesi e anche in molte aziende private in Italia?