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Solo adesso ci si accorge dei fallimenti ?

26-07-2022 23:24

Redazione

Politica e Sindacato, Attualità, Scuola, UGL, Bianchi, media, esecutivo, Sindacato, fallimento,

Governo Draghi: molti bluff e tanti fallimenti. Il Ministero dell'Istruzione ne è l'esempio. La denuncia di Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale UGL Scuola.

La caduta del Governo Draghi e l'esplosione delle incongruenze presenti nella maggioranza che reggeva l'Esecutivo hanno fatto in modo che i tanti distinguo e malesseri presenti si palesassero improvvisamente.

 

Tra questi occorre dirlo, anche una gran parte dei media che per molto tempo ha "guardato" la realtà politica del momento in modo da non disturbare il manovratore si è accorta, con un fare da risveglio improvviso, delle tante anomalie presenti e della differenza che troppo spesso è intercorsa tra parole e fatti.

 

In una tale ottica, il Ministero dell'Istruzione, retto da Patrizio Bianchi dopo l'avventurosa e fantasiosa parentesi della Azzolina (i famigerati banchi a rotelle) è stato oggetto di critica come se la sua azione non fosse andata avanti per mesi nella stessa direzione.

 

Su tale aspetto  Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale dell'UGL Scuola, donna di scuola ed esperta sindacalista, come suo costume non le manda a dire ma esprime senza mezzi termini il suo pensiero. “Da più parti, in queste ore, stiamo ascoltando lamentele per quanto riguarda i risultati raggiunti dal Ministero dell’Istruzione. Una vera illuminazione che sembra aver colto molti nonostante siano mesi che noi dell’UGL Scuola denunciamo l’assoluto immobilismo e la mancanza di qualsivoglia iniziativa a tutela della scuola e dei suoi lavoratori. Una circostanza che ci riempie di amarezza in quanto, ancora una volta dobbiamo assistere al triste teatrino di pecore che si trasformano in lupi quando cambiano le condizioni. Un dato di fatto inusitato che offende tutto il personale scolastico, le famiglie e l’intero Paese”.

 

Ma questo è solo l'inizio del ragionamento, infatti la sindacalista continua: “Che questo Ministero e i professionisti cantori degli annunci e dei proclami, nulla di concreto hanno realizzato per la scuola è sotto gli occhi di tutti. Il contratto del comparto, scaduto da tempo, relegato nei meandri delle cose quasi dimenticate; la riapertura della scuola che vedrà gli istituti nelle stesse condizioni dell’anno passato; la burocrazia che attanaglia in maniera stringente ogni tentativo di sviluppare una politica seria per una didattica che va rimodulata sulle esigenze moderne; l’inclusione che rimane una bandiera stropicciata da tirar fuori quando serve ma guardandosi bene dal portare soluzioni operative il tutto a scapito dei meno fortunati; una edilizia scolastica lasciata alla fantasia del momento; un adeguamento minimo delle strutture come ad esempio gli aeratori che l’UGL Scuola chiede dall’inizio della pandemia… tutte cose, e sono solo alcuni esempi, lasciati a marcire sotto il sole dell’incompetenza, della superficialità e dell’incuranza”.

 

E il discorso del Segretario Nazionale torna direttamente sul ruolo e i compiti dei docenti e dei troppo spesso dimenticati ATA: “Tra l’altro, questo ministero è riuscito – per la verità a pari di altri precedenti – ad avvilire ulteriormente il comparto attraverso il modo con cui è stato trattato il personale docente e ATA. Figure che reggono l’Istituzione a cui non viene riconosciuto alcun merito, che non vengono valutate per l’importanza che dovrebbe avere chi è chiamato a disegnare il futuro del Paese attraverso l’istruzione e la didattica. Fanalini di coda di un’Europa che viene tirata in ballo solo ed esclusivamente a propria convenienza. La debacle di un dicastero che impone una riflessione attenta per il futuro e che deve richiamare tutti, nessuno escluso, a tirare le somme su quanto fatto. Noi dell’UGL Scuola, dal canto nostro, non abbiamo lasciato e mai lasceremo a nessuno il campo libero per continuare in questa pantomima che lede le fondamenta del Paese. Noi riteniamo che la Scuola e il suo personale debbano essere proiettati verso un futuro che renda loro merito e gli siano dati mezzi e strumenti affinché possano portare avanti i propri compiti come sanno e devono fare. Non è una promessa… è un impegno!