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Torino-Napoli: tempo di bilanci e rimpianti

09-05-2022 16:05

Maria Labanchi

Sport, Focus Territorio, Campionato, napoli, Ruiz, Spalletti,

Il risultato della partita ha messo in evidenza ancor di più quanto gli azzurri riescano a fare meglio quando ormai non c’è più alcun tipo di pressione

Ha trovato la seconda vittoria consecutiva il Napoli di Spalletti, che in trasferta a Torino è riuscito per la prima volta dopo tre mesi a non subire nessuna rete. Una dimostrazione di personalità quella degli azzurri che finalmente sono anche riusciti a portare a casa i tre punti nonostante abbiano segnato un solo gol, proteggendo quindi un risultato che in altri contesti non sarebbe stato così scontato. 
Il primo tempo è stato in effetti abbastanza equilibrato, con un paio di occasioni che da una parte e dell’altra, pur non riuscendo a trovare conclusione, hanno impensierito i rispettivi portieri. Finalmente, quasi allo scoccare dell’ora di gioco le cose sembravano aver iniziato a cambiare: il direttore di gara ha infatti assegnato un calcio di rigore agli azzurri per un fallo di Izzo su Mertens. Ma Berisha, intuendo la traiettoria del tiro dal dischetto di Insigne, non si è lasciato beffare e ha parato il pallone; la stessa operazione non gli è però riuscita quando al 73’ Fabián Ruiz ha segnato dall’area (per la prima volta dopo tre anni) l’unico gol della sfida. Questo risultato ha inoltre permesso agli azzurri non solo di continuare a rincorrere le milanesi ai primi posti, ma anche di distaccarsi nuovamente dalla Juventus quarta, uscita sconfitta dal match contro il Genoa (che sarà tra l’altro il prossimo avversario dei partenopei per l’ultima partita in casa di questa stagione).
Insomma, ancora una volta non si può che essere contenti di come sia andata, anche se questa gioia rimane a metà quando il pensiero arriva a quel fatidico e tanto decantato obiettivo che ormai sembra essere sfumato definitivamente.  E questa volta Spalletti pare aver imparato la lezione riguardo al parlare troppo del futuro: nella consueta intervista post partita, infatti, il tecnico toscano non ha voluto fare supposizioni sulla prossima stagione limitandosi ad affermare che il Napoli deve fare bene adesso e concentrarsi affinché anche i risultati delle ultime due di campionato siano positivi. Al contrario proprio Fabián, sempre dopo il match, non si è fatto problemi a dire che quanto fatto quest’anno potrebbe essere la base per un’eventuale primo posto al prossimo campionato, anche se stando alle voci di mercato lo spagnolo, in scadenza contratto nel 2023, potrebbe essere ceduto proprio quest’estate.
In ogni caso, il risultato di questa partita ha messo in evidenza ancor di più quanto gli azzurri sappiano e riescano a fare meglio quando ormai non c’è più alcun tipo di pressione ad aleggiare sulle loro teste: per una squadra che si pone degli obiettivi così alti però questo rappresenta sicuramente un limite, forse il difetto maggiore che questo gruppo ha palesato negli ultimi anni e da cui, nonostante le varie soluzioni adottate dai diversi allenatori, non riesce mai a liberarsi completamente.  Vero è che forse è ancora troppo presto per iniziare a pensare alla prossima stagione, ma d’altro canto è impossibile non riflettere sul fatto che ad oggi sono tante le incertezze che gravitano attorno a questa squadra, dai rinnovi contratto alle partenze, incluso un possibile addio proprio di Spalletti.
Intanto però resta fondamentale continuare a tenere il morale alto per cercare di ottenere tutti e sei i punti ancora rimasti a disposizione e nel frattempo cominciare a fare tesoro degli errori e delle mancanze che si sono presentati a più riprese durante questa stagione dando tante gioie quanti dispiaceri. In queste ultime due settimane di bilanci, a questo punto senza più nulla da perdere, l’unica cosa che conta deve essere riuscire a riconciliarsi definitivamente coi tifosi che più volte sono rimasti delusi nel corso di questi mesi, perché a prescindere da chi andrà o resterà, sono proprio loro la vera anima di cui questa squadra non può fare a meno qualunque sarà il suo destino.